Maria Vittoria Rambaldi: Identity Card

BIO: Mi chiamo Maria Vittoria, ho 30 anni e lavoro come educatrice a Roma. Sono un’attivista e giocatrice di basket. Lavoro nelle scuole primarie e secondarie come formatrice per progetti contro il bullismo e la discriminazione di genere gestiti da S.CO.S.S.E., un’organizzazione no profit che mira a decostruire il genere, l’abilità e gli stereotipi culturali all’interno della società. Poiché la mia passione per lo sport fa parte di ciò che sono, lotto per portare i valori dell’antisessismo, dell’antifascismo e dell’antirazzismo sul campo sportivo. Il linguaggio, i comportamenti e i principi che usiamo nello sport sono gli stessi che usiamo nella nostra vita quotidiana. Sono fermamente convinta che se cambiamo qualcosa sul campo sportivo cambieremo qualcosa anche nella società. Inoltre, voglio che lo sport sia considerato come un’opportunità per migliorare la vita e non come un insieme di regole predeterminate e imposte dalla società o dai privilegi.

Lupi Roma Outsport: Colpi di Tacco

Lupi Roma Outsport è un’associazione sportiva e culturale fondata a Roma nel 2019, grazie all’eredità del progetto europeo Outsport.

Luca Savio: Disagi Alterni

BIO: Abito a Torino, dove studio scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale, e dove lavoro per i servizi sociali della città. In passato ho spesso lavorato in contesti sia formali che informali a contatto con persone provenienti da situazioni svantaggiate. Attraverso il servizio civile ho avuto modo di lavorare con giovani in situazioni di emarginazione sociale e difficoltà economiche. In due diverse missioni all’estero, in Kazakistan e Burkina Faso, ho vissuto e lavorato in contesti di povertà estrema e disagio sociale, avendo modo di sperimentare il valore comunicativo e aggregativo dello sport in diverse di queste occasioni e in altri in contesti di attivismo informale, sia all’estero che in Italia.

Giovanni Castagno: Dal Circle Time al 4-3-3

BIO: Sono un dottorando in teorie dell’apprendimento e lavoro come insegnante di scuola materna e primaria dal 2005. Come Paulo Freire, penso che l’educazione sia un atto politico, e che l’azione non sia mai neutrale. L’istruzione è uno strumento molto importante per provocare un cambiamento positivo nella società, quindi il ruolo di insegnanti ed educatori/trici non dovrebbe limitarsi a fornire nozioni pronte per l’uso agli studenti. Insegnanti ed educatori/trici dovrebbero incoraggiare la sensibilità critica e aiutare gli studenti e le studentesse a vedere il mondo con mente aperta.

Andrea Maccarrone: Margherita

BIO: Da molti anni mi occupo di comunicazione e formazione. Ho cominciato nell’ambito di interventi di informazione, testimonianza e contrasto all’omobitransfobia nelle scuole medie di secondo grado nei primi anni 2000 con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma. A partire dal 2015 ho iniziato a collabrare con l’associazione SCOSSE ed Educare Alle Differenze con interventi educativi rivolti anche a classi di scuole medie inferiori di contrasto al bullismo, agli stereotipi e di promozione di una cultura delle differenze e della responsabilità. Dal 2017 lavoro per EDI nell’ambito del progetto “Underadio” di Save the Children che si rivolge a ragazze/i di scuole medie primarie e secondarie con percorsi curricolari lunghi di promozione dei diritti, contrasto alle discriminazioni e sviluppo delle competenze, della responsabilità, del confronto, del rispetto e della partecipazione. Punto a migliorare sempre la qualità della formazione che offriamo in questi ambiti.