Giovanni Castagno: Dal Circle Time al 4-3-3

BIO: Sono un dottorando in teorie dell’apprendimento e lavoro come insegnante di scuola materna e primaria dal 2005. Come Paulo Freire, penso che l’educazione sia un atto politico, e che l’azione non sia mai neutrale. L’istruzione è uno strumento molto importante per provocare un cambiamento positivo nella società, quindi il ruolo di insegnanti ed educatori/trici non dovrebbe limitarsi a fornire nozioni pronte per l’uso agli studenti. Insegnanti ed educatori/trici dovrebbero incoraggiare la sensibilità critica e aiutare gli studenti e le studentesse a vedere il mondo con mente aperta.

Andrea Maccarrone: Margherita

BIO: Da molti anni mi occupo di comunicazione e formazione. Ho cominciato nell’ambito di interventi di informazione, testimonianza e contrasto all’omobitransfobia nelle scuole medie di secondo grado nei primi anni 2000 con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma. A partire dal 2015 ho iniziato a collabrare con l’associazione SCOSSE ed Educare Alle Differenze con interventi educativi rivolti anche a classi di scuole medie inferiori di contrasto al bullismo, agli stereotipi e di promozione di una cultura delle differenze e della responsabilità. Dal 2017 lavoro per EDI nell’ambito del progetto “Underadio” di Save the Children che si rivolge a ragazze/i di scuole medie primarie e secondarie con percorsi curricolari lunghi di promozione dei diritti, contrasto alle discriminazioni e sviluppo delle competenze, della responsabilità, del confronto, del rispetto e della partecipazione. Punto a migliorare sempre la qualità della formazione che offriamo in questi ambiti.

#SPORTYOUTHINCLUSION INTERNATIONAL TOOLFAIR WEBINAR I.

Il progetto #SportYouthInclusion mira a creare un metodo strutturato di condividere e raccogliere buone pratiche sia nello sport di base (incluso lo sport scolastico) che nell’animazione socioeducativa, raccogliendo pratiche inclusive che coinvolgono lo sport e l’educazione fisica in grado di fornire opportunità di apprendimento per l’inclusione e la cittadinanza attiva. Quattro organizzazioni provenienti da Ungheria, Germania, Bulgaria e Italia hanno unito le proprie risorse ed esperienze per promuovere e sviluppare il ruolo dello sport nel favorire le capacità di cittadinanza dei giovani, così che possano costruire comunità più inclusive e democratiche condividendo e diffondendo lo sport e l’educazione fisica come strumento di inclusione. S.Y.I (Sport.Youth.Inclusion) raccoglierà e documenterà 24 pratiche che utilizzano lo sport e le attività fisiche per migliorare l’inclusione di giovani discriminati nelle scuole, nelle squadre sportive di base e nelle comunità giovanili.

Sport.Youth.Inclusion è iniziata in Ungheria

Tra il 28 e il 30 ottobre 2019 a Budapest, in Ungheria, si è tenuto il kick-off meeting del progetto Sport.Youth.Inclusion, che sarà coordinato da Hope for Children Hungary per un periodo di 16 mesi e che si propone di promuovere e sviluppare il ruolo dello sport nel potenziare le capacità di cittadinanza attiva dei giovani per costruire comunità più inclusive e democratiche.