
János Radics: Code of Etichs for Coaches
Mi chiamo János Radics, sono uno studente laureato presso l’Università di Educazione Fisica e vorrei trascorrere il mio futuro nella ginnastica ungherese come allenatore di ginnastica e
Mi chiamo János Radics, sono uno studente laureato presso l’Università di Educazione Fisica e vorrei trascorrere il mio futuro nella ginnastica ungherese come allenatore di ginnastica e
Nome del programma / attività: Adapted Inclusive basketball Paese, regione / città, luogo: Sofia, Bulgaria Organizzazione / esperti che conducono la pratica: National Sports Academy “Vasil Levski”
L’obiettivo è creare un ambiente sportivo inclusivo in cui i bambini abbiano l’opportunità di socializzazione di qualità, acquisizione di capacità di comunicazione e lavoro di gruppo, nonché di adattamento alla società che li circonda.
Nello sport, ciò che distingue il mediocre dall’eccellente è sempre più il modo in cui allenatori, dirigenti e atleti possono gestire il fattore umano. I profili DISC che offriamo sviluppano la consapevolezza di sé, che porta l’allenamento e le prestazioni atletiche a un livello completamente nuovo.
Tema: inclusione, sviluppo della comunità Obiettivi: Contributo a una società mentalmente e fisicamente sana, attiva e inclusiva. Gruppo target: qualsiasi fascia di età o sesso indipendentemente dal
Il “programma TE IS” (TE IS significa letteralmente “anche tu”, essendo tuttavia un gioco con la parola derivata dal suo nome ungherese TEstmozgás az ISkolában, che significa
Posizione: Sofia, Bulgaria Organizzazione / specialista che implementa la pratica: ONG “Adapted Sports SC” Responsabili delle attività: Assist. Prof. Vili Alexandrova, PhD, Alexander Alexandrov e Radmila Barganska
TEMA: Prevenzione della criminalità e della droga OBIETTIVI : Fornire un luogo sicuro e divertente per i giovani senza soldi e senza sport attrezzature per passare la
Molto presto nella loro vita i bambini iniziano a sviluppare le abilità di cui avranno bisogno e che useranno per tutta la loro età adulta. Il loro
Il fatto che l’apprendimento sia solo attività cognitiva è superato oggi. Al giorno d’oggi l’istruzione è un processo complesso dimostrato, comprese le attività sportive. Pertanto, lo sport
Di solito quando si dice che “Invisible Fitness” le seguenti due reazioni sono solitamente queste: Cosa lo rende invisibile? Non facciamo niente? Poi lo faccio anche tutti
Il Landessportbund Brandenburg e.V. e lo Sports Youth Brandenburg (BSJ) hanno sviluppato un marchio di qualità per centri diurni orientati al movimento. Insieme al Ministero dell’Istruzione, della
L’asilo nido “Nesthüpfer” a Falkensee implementa il concetto “Centri diurni orientati alla salute e al movimento”, che è stato istituito in collaborazione tra LSB SportService Brandenburg gGmbH,
Tema Ipoterapia e idroterapia come metodo ETS per lo sviluppo motorio e sociale. Obiettivi Applicare approcci terapeutici socio-sanitari all’ipoterapia e all’idroterapia nel lavoro con bambini e
Tema Individuazione precoce dei bambini a rischio di difficoltà di apprendimento e loro inclusione di successo nell’istruzione prescolare e scolastica, socializzazione e integrazione di successo. Obiettivi
Tema L’uso delle arti marziali esplora varie nuove possibilità dello sport come strumento di educazione e inclusione. Obiettivi In Bulgaria, come in altri paesi balcanici, le
BIO: Mi chiamo Maria Vittoria, ho 30 anni e lavoro come educatrice a Roma. Sono un’attivista e giocatrice di basket. Lavoro nelle scuole primarie e secondarie come formatrice per progetti contro il bullismo e la discriminazione di genere gestiti da S.CO.S.S.E., un’organizzazione no profit che mira a decostruire il genere, l’abilità e gli stereotipi culturali all’interno della società. Poiché la mia passione per lo sport fa parte di ciò che sono, lotto per portare i valori dell’antisessismo, dell’antifascismo e dell’antirazzismo sul campo sportivo. Il linguaggio, i comportamenti e i principi che usiamo nello sport sono gli stessi che usiamo nella nostra vita quotidiana. Sono fermamente convinta che se cambiamo qualcosa sul campo sportivo cambieremo qualcosa anche nella società. Inoltre, voglio che lo sport sia considerato come un’opportunità per migliorare la vita e non come un insieme di regole predeterminate e imposte dalla società o dai privilegi.
Giochiamo con le diversità è un esercizio pedagogico creato dall’associazione sportiva e culturale Lupi Roma Outsport e focalizzato sul tema della disabilità.
Lupi Roma Outsport è un’associazione sportiva e culturale fondata a Roma nel 2019, grazie all’eredità del progetto europeo Outsport.
BIO: Abito a Torino, dove studio scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale, e dove lavoro per i servizi sociali della città. In passato ho spesso lavorato in contesti sia formali che informali a contatto con persone provenienti da situazioni svantaggiate. Attraverso il servizio civile ho avuto modo di lavorare con giovani in situazioni di emarginazione sociale e difficoltà economiche. In due diverse missioni all’estero, in Kazakistan e Burkina Faso, ho vissuto e lavorato in contesti di povertà estrema e disagio sociale, avendo modo di sperimentare il valore comunicativo e aggregativo dello sport in diverse di queste occasioni e in altri in contesti di attivismo informale, sia all’estero che in Italia.
BIO: Sono un dottorando in teorie dell’apprendimento e lavoro come insegnante di scuola materna e primaria dal 2005. Come Paulo Freire, penso che l’educazione sia un atto politico, e che l’azione non sia mai neutrale. L’istruzione è uno strumento molto importante per provocare un cambiamento positivo nella società, quindi il ruolo di insegnanti ed educatori/trici non dovrebbe limitarsi a fornire nozioni pronte per l’uso agli studenti. Insegnanti ed educatori/trici dovrebbero incoraggiare la sensibilità critica e aiutare gli studenti e le studentesse a vedere il mondo con mente aperta.
BIO: Da molti anni mi occupo di comunicazione e formazione. Ho cominciato nell’ambito di interventi di informazione, testimonianza e contrasto all’omobitransfobia nelle scuole medie di secondo grado nei primi anni 2000 con il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma. A partire dal 2015 ho iniziato a collabrare con l’associazione SCOSSE ed Educare Alle Differenze con interventi educativi rivolti anche a classi di scuole medie inferiori di contrasto al bullismo, agli stereotipi e di promozione di una cultura delle differenze e della responsabilità. Dal 2017 lavoro per EDI nell’ambito del progetto “Underadio” di Save the Children che si rivolge a ragazze/i di scuole medie primarie e secondarie con percorsi curricolari lunghi di promozione dei diritti, contrasto alle discriminazioni e sviluppo delle competenze, della responsabilità, del confronto, del rispetto e della partecipazione. Punto a migliorare sempre la qualità della formazione che offriamo in questi ambiti.
Il progetto #SportYouthInclusion mira a creare un metodo strutturato di condividere e raccogliere buone pratiche sia nello sport di base (incluso lo sport scolastico) che nell’animazione socioeducativa, raccogliendo pratiche inclusive che coinvolgono lo sport e l’educazione fisica in grado di fornire opportunità di apprendimento per l’inclusione e la cittadinanza attiva. Quattro organizzazioni provenienti da Ungheria, Germania, Bulgaria e Italia hanno unito le proprie risorse ed esperienze per promuovere e sviluppare il ruolo dello sport nel favorire le capacità di cittadinanza dei giovani, così che possano costruire comunità più inclusive e democratiche condividendo e diffondendo lo sport e l’educazione fisica come strumento di inclusione. S.Y.I (Sport.Youth.Inclusion) raccoglierà e documenterà 24 pratiche che utilizzano lo sport e le attività fisiche per migliorare l’inclusione di giovani discriminati nelle scuole, nelle squadre sportive di base e nelle comunità giovanili.
È stato pubblicato il manuale “Costruire comunità sane, cambiare opportunità” usando l’Educazione attraverso lo Sport.
Tra il 28 e il 30 ottobre 2019 a Budapest, in Ungheria, si è tenuto il kick-off meeting del progetto Sport.Youth.Inclusion, che sarà coordinato da Hope for Children Hungary per un periodo di 16 mesi e che si propone di promuovere e sviluppare il ruolo dello sport nel potenziare le capacità di cittadinanza attiva dei giovani per costruire comunità più inclusive e democratiche.